La nostra azienda è attenta alle continue evoluzioni del mercato; dal 2010 si dedica anche alla commercializzazione di nuovi prodotti quali i biocombustibili derivati direttamente dalle biomasse. DORGALI PELLET fornisce ai suoi clienti una professionalità ed un servizio (qualità e continua reperibilità della merce, trasporto) curati nei dettagli.
Ad oggi i nostri clienti ci riconoscono un'affidabilità e qualità di prim'ordine al giusto prezzo,con la totale reperibilità del prodotto durante tutto l'anno.
I pellets sono caratterizzati da un basso contenuto di umidità e un basso contenuto di ceneri. Vi offriamo pellet di diverse tipologie e qualità, per garantire la vostra soddisfazione.
consegne a domicilio di pellet in sacchi e bancali.
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*Con l'acquisto minimo di 20 sacchi.
con personale in possesso di attestato di idoneità all' istallazione.
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Le cause del perché si intasa il braciere della stufa sono essenzialmente tre e altrettanti sono i semplici consigli che ti daremo per risolvere il problema ed evitare che si ripeta in futuro.
Partiamo dal principio, cioè dal braciere. Il braciere è quella parte della stufa dove avviene la combustione grazie alla compresenza dei tre fattori che innescano il fuoco: il combustibile (legna da ardere o pellet), l’innesco (cioè la candeletta di accensione) e l’aria comburente. Se i fori sulla superficie del braciere si intasano l’aria non riesce più ad alimentare la fiamma che rischia così di spegnersi.
Quindi le risposte alla domanda “perché si intasa il braciere” diventano anche il segreto di una stufa che funziona bene. Eccole qui:
1. Perché il pellet ha un alto contenuto di ceneri
Usare pellet di bassa qualità, magari perché acquistato a basso prezzo, porta a elevati quantitativi di ceneri residue post combustione, che a loro volta intasano i fori del braciere attraverso i quali passa l’aria, fondamentale per un buona combustione.
Bruciare pellet di qualità garantita significa, invece, ridurre la quantità di residuo nel braciere. Il pellet certificato ENplus stabilisce, per esempio, livelli di ceneri standard per ogni classe di qualità. Nello specifico, alla classe ENplus A1 corrisponde, una quantità di residuo molto bassa, prestabilita dallo schema di certificazione: solo lo 0,6% della sostanza secca.
Il consiglio di AIEL: scegli per la tua stufa pellet certificato ENplus.
2. Perché la stufa non viene tenuta pulita
Pulire la stufa una volta ogni 3 giorni o una volta alla settimana non basta! Nemmeno se la si accende solo per poche ore al giorno. È altamente consigliato, invece, pulire il braciere della stufa prima di ogni accensione in modo tale da far sì che il fuoco si inneschi in un ambiente pulito da ceneri. Basta usare un bidone aspiratutto nel caso delle stufe a pellet oppure svuotare manualmente il cassetto delle ceneri nel caso della stufa a legna. Ci vogliono davvero pochi minuti.
Il consiglio di AIEL: pulisci la stufa prima di ogni accensione.
Svuotare il cassetto della cenere della stufa a legna prima di ogni accensione garantisce il buon funzionamento dell’apparecchio. Con il bidone aspiracenere, bastano pochi minuti per pulire il braciere della stufa a pellet prima dell’accensione
3. Perché manca la manutenzione periodica
Anche una cattiva regolazione della stufa a pellet potrebbe spiegare perché si intasa il braciere. Cioè viene immesso più pellet rispetto a quello consumato con la combustione. In tal caso, la soluzione è una manutenzione periodica della stufa, che se fatta da un professionista qualificato consente l’ottimale regolazione del generatore e quindi il corretto funzionamento. È buona regola far effettuare la manutenzione tra una stagione termica e l’altra, da aprile a settembre, periodo in cui è anche possibile usufruire di tariffe d’intervento economicamente vantaggiose.
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